Vuoto a Rendere e Green Marketing: come accedere ai nuovi contributi a fondo perduto?

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Con la Legge di Bilancio 2021, è stato fatto un passo avanti nella produzione e gestione dei rifiuti, incentivando il sistema del vuoto a rendere degli imballaggi contenenti liquidi a fini alimentari. A partire dal 1° gennaio 2021, sono stati messi a disposizione delle aziende contributi a fondo perduto che hanno lo scopo di prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio e di favorire il riutilizzo.

Perché è importante promuovere il proprio brand attraverso campagne di Green Marketing?

Il vuoto a rendere è un’opportunità per i brand che desiderano comunicare il proprio impegno per un ambiente più sano e pulito. Questa pratica, dunque, può contribuire a rendere più efficaci le campagne di green marketing messe in campo dalle aziende. In questo modo, attraverso specifici progetti di comunicazione e di branding, è possibile associare il proprio marchio ad una iniziativa di sensibilizzazione ambientale.

Lo scopo è quello di comunicare al consumatore finale (soprattutto agli acquirenti che mostrano maggiore sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali) l’attenzione che le imprese hanno nei confronti della gestione dei rifiuti. Divulgare questo messaggio e mostrare questo impegno, adottando per esempio il sistema del vuoto a rendere, significa conferire al brand un valore aggiunto.

Per venire incontro a questa specifica esigenza, Eurven fornisce un progetto completo, che include la tecnologia, il software e gli aspetti comunicativi/marketing, per rendere il vuoto a rendere una realtà realizzabile in pochissimo tempo, massimizzando sia i vantaggi ambientali che quelli legati all’immagine e al brand.

Come accedere ai contributi per il Vuoto a Rendere?

I contributi a fondo perduto destinati al sistema del vuoto a rendere sono disciplinati dalla Legge n.178/2020. Con questo provvedimento sperimentale, gli incentivi economici vengono riconosciuti esclusivamente alle aziende che svolgono la propria attività all’interno delle cosiddette Zone Economiche Ambientali (ZEA).

Non sei in area ZEA? Contattaci per conoscere gli altri incentivi e contributi disponibili

Partendo da questo requisito, le imprese che si occupano di imbottigliamento, i grossisti e la GDO possono richiedere il contributo a fondo perduto pari alla spesa sostenuta per un importo massimo di 10.000 euro. Gli incentivi saranno corrisposti secondo l’ordine di presentazione delle domande, fino ad esaurimento delle risorse.

Nello specifico, attraverso questo contributo, le aziende potranno riconoscere agli acquirenti che renderanno il vuoto un buono pari al 25% del prezzo dell’imballaggio. In questo modo, alle aziende sarà concesso un credito d’imposta pari al doppio dell’importo dei buoni concessi ai loro acquirenti (il credito è riconosciuto fino a un importo massimo di 10.000 euro ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione).

Quali sono i vantaggi del Vuoto a Rendere?

Con il sistema del vuoto a rendere, è possibile ridurre la produzione di nuovi imballaggi e, di conseguenza, di rifiuti. Le bottiglie di plastica e vetro restituite dal cliente al fornitore dopo il consumo, possono essere sterilizzate, riempite, etichettate e messe nuovamente in vendita.

Inoltre, il riutilizzo di un imballaggio rispetto al riciclo materiale richiede un minor dispendio energetico e un ridotto impatto ambientale. Per il processo di riciclo degli involucri in plastica e in vetro, bisogna mettere in conto le emissioni prodotte sia dai trasporti impiegati nel recupero del materiale da riciclare sia dalle industrie che si occupano della produzione di nuove bottiglie.

Questa pratica è molto diffusa in alcuni Paesi della Comunità Europea. Prima tra tutti, la Germania. Attraverso il vuoto a rendere, la nazione tedesca è riuscita a ridurre dell’80% i rifiuti da imballaggi in plastica e del 90% quello da imballaggi in vetro. Per raggiungere questi risultati, la Germania ha realizzato dei progetti di sensibilizzazione, posizionando in alcuni punti strategici delle macchine automatiche per la restituzione del vuoto. In molti supermercati, per esempio, sono stati installati dei distributori per il vuoto a rendere che rilasciano dei buoni da spendere all’interno del centro commerciale.

L’Italia, rispetto agli altri Paesi europei, risulta essere ancora indietro, ma quello del vuoto a rendere rappresenta un importante trend da seguire, per la creazione di un indotto economico e di nuove opportunità che nascono grazie all’economia circolare.

L’istituzione di contributi a fondo perduto da destinare a questa pratica, può essere vista come un significativo passo avanti, un modo per sottolineare l’importanza di queste iniziative, con la speranza che questa tipologia di incentivi venga estesa a tutto il territorio nazionale.

Carlo Venturato