Nel quadro del regolamento europeo sugli imballaggi, si propone l’introduzione del Sistema di deposito cauzionale (Drs), mirando a raggiungere un ambizioso obiettivo: il 90% di raccolta per bottiglie in plastica e lattine per bevande entro il 2029. Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso un’economia circolare e un futuro più sostenibile.
Anche in Italia, il sistema Drs potrebbe essere introdotto a breve, come vedremo nei paragrafi successivi, in relazione alla percentuale di raccolta di bottiglie e lattine raggiunta entro il 2026.
Come funziona il Sistema di deposito cauzionale (Deposit Return System o DRS)?
Il Drs implica che i consumatori restituiscano gli imballaggi delle bevande monouso per ricevere un rimborso della cauzione pagata all’acquisto. Con cauzioni generalmente comprese tra 15 e 20 centesimi, i consumatori sono incentivati a restituire gli imballaggi vuoti per ottenere il rimborso.
Il Drs offre numerosi vantaggi ambientali e sociali. Innanzitutto, contribuisce al rispetto dell’ambiente riducendo l’abbandono dei rifiuti e aumentando il tasso di raccolta degli imballaggi monouso. Inoltre, offre ai consumatori la possibilità di partecipare attivamente alla sostenibilità senza costi aggiuntivi.
Adozione del Drs in Europa
Al momento, oltre 50 paesi nel mondo hanno adottato un sistema di deposito cauzionale per gli imballaggi. Un esempio virtuoso è la Germania, che ha raggiunto un tasso di raccolta degli imballaggi per bevande monouso del 98% nel 2021.
Recentemente, Romania, Ungheria e Irlanda hanno adottato il Drs tra fine 2023 e inizio 2024. Altri Paesi europei stanno seguendo l’esempio, con l’Austria che prevede di adottarlo nel gennaio 2025 e la Spagna e la Francia che potrebbero seguire in futuro.
Drs e raccolta differenziata: gli obiettivi da misurare entro il 2026
Il 2026 rappresenta una pietra miliare cruciale per i Paesi membri dell’UE. Devono raggiungere un tasso di raccolta dell’80% per bottiglie e lattine e presentare un piano per raggiungere il 90% entro il 2029. Se non riescono a dimostrare una strategia per rispettare le scadenze, saranno obbligati ad adottare il Drs. In Italia, il tasso di raccolta per gli imballaggi in plastica è stato del 69% nel 2022 e deve salire all’80% entro il 2026 per evitare l’adozione del Drs.
Il ruolo di Eurven nella transizione verso il Drs
Economia circolare: le sfide del sistema di deposito cauzionale
Massimizzare i benefici con la tecnologia e l’automazione
In conclusione, il Sistema di deposito cauzionale rappresenta un passo avanti verso un futuro più sostenibile, come dimostrato nei paesi in cui è stato già introdotto, in cui la responsabilità ambientale diventa parte integrante della nostra vita quotidiana, sostenuta dalla tecnologia innovativa fornita da aziende come Eurven.
Per massimizzare i benefici di questo sistema e garantire il suo successo a lungo termine, è fondamentale integrare la tecnologia e l’automazione.
Le macchine innovative, come gli ecocompattatori per la raccolta di imballaggi soggetti a cauzione, prodotti da aziende all’avanguardia come Eurven, giocano un ruolo chiave nell’automatizzare e ottimizzare il processo di restituzione degli imballaggi vuoti. Queste tecnologie non solo semplificano e accelerano la raccolta e il riciclo degli imballaggi, ma contribuiscono anche a migliorare l’efficienza complessiva del Drs.
L’automazione riduce al minimo gli errori umani, aumenta la velocità e l’affidabilità del processo di restituzione e garantisce un flusso costante di materiali riciclabili nelle catene di approvvigionamento. Inoltre, la tecnologia può consentire un monitoraggio accurato dei dati, consentendo una gestione più efficace delle risorse e la valutazione delle prestazioni del sistema.
Dunque, investire in tecnologie innovative per supportare l’implementazione di un Drs non solo migliora l’efficienza operativa, ma anche l’impatto complessivo sulla sostenibilità ambientale.